La leggenda narra che Santa Domenica, la Santa di Tropea, sconosciuta fino al 1600 agli scorranesi, durante un’epidemia di peste che stava decimando la popolazione, appare in sogno ad un’anziana donna e le comunica che, spontaneamente, ha deciso di diventare la protettrice di Scorrano. Come segno di questa sua benevolenza nei confronti degli Scorranesi, avrebbe liberato il paese dalla peste. È così che la comunità salentina ha fondato la sua storia recente – almeno quella degli ultimi Cinquecento anni – su questa pietra d’angolo della sua fede religiosa e della sua memoria culturale e antropologica, con le consuetudini che sotto forma di usanze, pratiche e credenze, costituiscono il nucleo della tradizione popolare, custode dello spirito e dell’essenza dell’identità scorranese nell’immaginario collettivo e nella memoria condivisa della festa.
Durante i giorni della festa patronale tutto il paese è addobbato con le luminarie, una vera e propria nuova forma d’arte: sontuose e lunghissime gallerie illuminate da milioni di lampadine colorate ed effetti speciali si animeranno a ritmo di musica creando incredibili scenografie e regalando al pubblico uno spettacolo unico che sa unire fascino e folklore, tradizione e innovazione.
Famose in tutto il mondo, le luminarie sono una delle peculiarità di questo evento insieme con i fuochi pirotecnici, le bande musicali, le bancarelle e le giostre, elementi insostituibili della festa.
La festa di Santa Domenica è diventata un vero e proprio evento dell’estate salentina e si svolge dal 5 al 9 luglio.
Per info: http://www.santadomenicascorrano.it